 |
I CHAKRA MULADHARA ANAHATA VISUDDHA AYNA SAHASHARA-PATMA Nella figura qui sotto, possiamo notare i Chakra nel loro insieme:
Conclusione
Il terzo Chakra è chiamato MANIPURA, centro ombelicale, secondo altre tradizioni è denominato centro Hara. Come punto di gravità fisica ha le surrenali. Qui si interagisce con l'istintualità intuitiva e con la creattività.
L'opera su questo Chakra consiste nel riuscire a sprigionare le percezioni percettive-intuitive del soggetto. Secondo la CRISTALLOTERAPIA quando questo Chakra è armonico avremo: quilibrio mente-corpo, sicurezza di sè, senso di appartenenza all'universo, altrimenti: disturbi digestivi, bruciori di stomaco, malattie psicosomatiche, ansia, nervosismo etc. Le pietre da utilizzare per il riequilibrio di questo punto energetico sono: Agata gialla, Ambra, calcite gialla, pirite etc.
Il quarto centro è chiamato ANAHATA o centro cardiaco, posto appunto in concomitanza col cuore.
In realt&agrve, fino ad una certa età, questo Chakra è collegato al timo, ghiandola regressiva, che si atrofizza spontameamente.
L'apertura di questo Chakra è correlata all'equilibrazione e all'armonia della totalità psico-fisica dell'essere umano.
È connessa anche allo "Spirito Cristico" ed alla percezione dello stesso; punto nodale ed importantissimo. Secondo la CRISTALLOTERAPIA quando questo Chakra è armonico avremo: amore, compassione, armonia con gli altri e con il mondo, altrimenti: disturbi cardiocircolatori, iper e ipo tensione, dispiaceri affettivi, invidia, gelosia etc. Le pietre adatte: alessandrite, tormalina rosa, quarzo rosa etc.
Il quinto Chakra è chiamato VISUDDHA, centro della gola, è connesso alle paratiroidi e alla tiroide. Nell'estrinsecazione di questa qualità, connessa anche all'uso della voce, ci si collega alla nostra energia di potere, di determinazione.
Attraverso la definizione di questo Chakra, si ottiene la capacità di interazione con tutte le nostre potenzialità discernitive - qualitative e direttive. Secondo la CRISTALLOTERAPIA quando il 5° Chakra è armonico si avrà espressione e contatto, altrimenti: mal di gola, problemi alla tiroide, tosse, difficoltà nella comunicazione e nell'espressione verbale etc. Le pietre adatte: acquamarina, agata azzurra, celestina etc.
Il sesto Chakra si chiama AYNA, si definisce anche come terzo occhio ed è posto tra le due sopracciglia, viene chiamato anche centro frontale.
Nella fisiologia occulta, l'apertura di questo centro è un punto nodale, poich&egrae essendo connesso con tutti gli altri in modo speciale, la sua esplicazione permette il "riconoscimento" anche delle vibrazioni più basse.
L'apertura permette la "vista sottile", e le visualizzazioni attuate nello stato coscienziale di Ayna vengono ad assumere una connotazione di estrema lucidità e di grande aiuto nell'attuazione dell'OPERA (Liberare KUNDALINI).
Questo Chakra porta ad un atteggiamento di grande raccoglimento interiore, è introiettivo ed introspettivo, permette di vedere la nostra luce nascosta, ma essendo un vettore, il ritrovamento di questa luce produce una "forza" interiore specifica. Secondo la CRISTALLOTERAPIA quando questo Chakra è armonico si avrà visione chiara, altrimenti: confusione mentale, difficoltà a realizzare le proprie idee, insicurezza, problemi di vista, mal di testa, cefalea etc. Le pietre da utilizzare: azzurrite, iolite, occhio di falco etc.
Il settimo ed ultimo Chakra è chiamato Sahashara Patma, loto dai mille petali, centro coronale. È posto sul vertice della testa.
L'attivazione consente di entrare in uno stato di coscienza "superiore" immanente-trascendente.
La luce intravista in Ayna ora diventa stato d'essere, il conseguimento di ciò, porta ad una trasmutazione alchemica profonda, kabbalisticametne nasce il bimbo dell'abisso il nuovo nato in noi. Secondo la CRISTALLOTERAPIA quando questo Chakra è armonico si avvertirà unificazione e pace, altrimenti: problemi all'epifisi, disturbi al cervello, paure di origine sconosciuta, buio interiore etc. Le pietre utili: Alessandrite, sugilite, quarzo ialino etc.
