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IL LIBRO DEI MORTI
Il concetto di Anima
Secondo gli Egizi
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Definiamo brevemente le diverse concezioni degli antichi Egizi riguardo a ciò che si intende per anima. Essi concepivano diverse entità spirituali collegate all'essere vivente.
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La prima è rappresentata dal BA, concetto che potrebbe di più avvicinarsi all'attuale concezione dell'anima, ragion per cui si traduce il termine per anima-ba. È rappresentata da un uccello oppure da un uccello a testa umana. Alle origini, il ba, sembra essere stata la facoltà propria degli dei di muoversi e di assumere forme differenti. Nelle rappresentazioni delle tombe si vede il ba che vola intorno alla tomba od appollaiato su di un albero o ancora mentre si disseta in uno stagno; così, al di là della tomba, il ba continuava a vivere senza il suo supporto corporale, ma conservandone pur sempre le proprietà che aveva posseduto quando animava il corpo che caratterizzava. |
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L' AKH è una forza spirituale di carattere sovrannaturale. È rappresentato dall'ibis con ciuffo e lo stesso segno geroglifico costituisce la radice del verbo "essere benefico, efficace, glorioso". Opposto al corpo, che appartiene alla terra, l'akh appartiene al cielo. È certo che l'akh e&grave un principio che, molto rapidamente, è divenuto appannaggio del comune mortale; l'espressione utilizzata dagli egizi "raggiungere il proprio akh", per esprimere il concetto di "morire", indurrebbe a pensare che tale principio non sia interiore all'uomo, ma che piuttosto sia, come il suo "io" spirituale, situato in un mondo divino, che si raggiunge solo dopo la morte. |
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Rimane il terzo concetto che è collegato all'anima, KA. Si tratta di uno dei concetti spirituali degli Egizi più difficili da "circoscrivere". Infatti, a seconda delle epoche, i sensi attribuitigli sono variati e hanno avuto una tendenza ad arricchirsi di valori nuovi. Il ka, il cui omofono è il toro, però, esprime la potenza generatrice della forza sessuale. D'altro canto il segno geroglifico del ka sono due braccia tese, che abbracciano e sorreggono. Ciò ha potuto dimostrare che questo è proprio uno dei suoi aspetti di dio protettore; egli protegge i vivi e continua a farlo anche dopo la morte, poichè la morte altro non è che "raggiungere il proprio ka". Principio di vita e di potenza il ka è la forza vitale mantenuta tramite il nutrimento, supporto della vita fisica e spirituale |
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